Consigliato per voi ........ il primo testo ad essere generalmente citato nella letteratura sperimentale
"Sterne
La vita e le opinioni di Tristram Shandy, gentiluomo"
Tristram Shandy nasce “nella notte tra la prima domenica e il primo lunedì del mese di marzo nell’anno del Signore mille settecento diciotto”. Ancor prima di venire al mondo crea già contrasti tra il padre Walter, un oculato mercante, colto, interessato alla filosofia, e la moglie Elisabetta Mollineux. Quest’ultima vorrebbe partorire a Londra, mentre il marito è deciso che la nascita deve avvenire nella sua tenuta di Shandy-Hall. Non solo, Elisabetta rifiuta di essere assistita nel parto da un medico ostetrico (che costerà comunque al povero Walter, per il suo non fare nulla, cinque ghinee e una bottiglia di vino), mentre pretende e ottiene di essere aiutata dalla vecchia levatrice del villaggio, la cui esperienza è più costruita sulla fortuna che non sull’abilità. La famiglia di Tristram è molto originale, specie il padre che affronta con metodo ogni situazione: ad esempio consuma i rapporti sessuali con la consorte ogni prima domenica del mese, dopo aver rigorosamente caricato la pendola. Si considera inoltre un “oratore nato”, perciò si sente in diritto di dissertare su qualsiasi argomento, la maggior parte dei quali inconsueti e strani, come l’influsso magico dei nomi o le fattezze dei nasi. Pure il fratello di Walter, lo zio Tobia, è piuttosto strano. È un uomo d’onore, retto, dotato di una qualità impareggiabile: la pudicizia. Tale dote è nata in lui durante l’assedio di Namur, quando una pietra lo ha colpito all’inguine. Da ex ufficiale dell’esercito passa il tempo a studiare mappe di cittadelle e fortificazioni e a leggere trattati di architettura militare. Attorno a Tristram ruotano altri personaggi bizzarri, chiusi nelle proprie manie e mediocrità: l’ingenuo parroco Yorick, il caporale Tim, la vedova Wadman, che vorrebbe sposare Tobia ma ha forti dubbi sulla sua virilità…
I primi due volumi - dei nove che lo compongono - de La vita e le opinioni di Tristram Shandy, gentiluomo escono nel 1760, ottenendo un clamoroso successo di pubblico. La letteratura inglese in questi anni conosce una vera fioritura, con scrittori come Defoe, Fielding, Richardson, che rinnovano gli schemi narrativi. Ma Laurence Sterne, rispetto loro, si presenta come qualcosa d’altro, al punto che in seguito si parlerà di “effetto Sterne”. L’autore irlandese opera una rivoluzione copernicana delle forme letterarie. Attua una destrutturazione del romanzo, smontandone i pezzi per rimontarli in modo straniante ed eterodosso, infrangendo i dogmi tradizionali della narrazione cronologica, dell’oggettività e della consequenzialità temporale. La scrittura di Sterne è sovversiva rispetto ai canoni riconosciuti, essa anticipa il futuro discorso critico della metanarrativa. L’assenza di un’autentica trama e del classico modello eroe-antagonista, l’impiego della prima persona, la presenza di personaggi senza qualità, se non la stranezza e l’originalità, sono espedienti letterari che consentono a Sterne di trattare ciò che gli sta più a cuore: la forma del romanzo. Rivolgendosi direttamente al lettore, parla dell’arte dello scrivere, di come le parole riflettano il mondo, delle capacità combinatorie delle strutture letterarie, creando teorie estetiche che sono agli antipodi di quelle professate dai letterari suoi contemporanei. L’uso della digressione, della frantumazione temporale di derivazione lockiana (una sorta di tempo misto coscienziale, caratterizzato da continui salti dal presente al passato e viceversa) dell’interruzione del nucleo narrativo che viene ripreso più tardi, mostra chiaramente come Sterne voglia analizzare i moduli della scrittura, sperimentandone le infinite potenzialità. Un modo innovativo e deformante di fare letteratura, nel quale il dettaglio ha la meglio sull’architettura di ampio respiro, che ha aperto la strada al romanzo moderno, influenzando tutta una generazione di scrittori posteriori, a partire da Joyce e Beckett. (Orazio Paggi)
I primi due volumi - dei nove che lo compongono - de La vita e le opinioni di Tristram Shandy, gentiluomo escono nel 1760, ottenendo un clamoroso successo di pubblico. La letteratura inglese in questi anni conosce una vera fioritura, con scrittori come Defoe, Fielding, Richardson, che rinnovano gli schemi narrativi. Ma Laurence Sterne, rispetto loro, si presenta come qualcosa d’altro, al punto che in seguito si parlerà di “effetto Sterne”. L’autore irlandese opera una rivoluzione copernicana delle forme letterarie. Attua una destrutturazione del romanzo, smontandone i pezzi per rimontarli in modo straniante ed eterodosso, infrangendo i dogmi tradizionali della narrazione cronologica, dell’oggettività e della consequenzialità temporale. La scrittura di Sterne è sovversiva rispetto ai canoni riconosciuti, essa anticipa il futuro discorso critico della metanarrativa. L’assenza di un’autentica trama e del classico modello eroe-antagonista, l’impiego della prima persona, la presenza di personaggi senza qualità, se non la stranezza e l’originalità, sono espedienti letterari che consentono a Sterne di trattare ciò che gli sta più a cuore: la forma del romanzo. Rivolgendosi direttamente al lettore, parla dell’arte dello scrivere, di come le parole riflettano il mondo, delle capacità combinatorie delle strutture letterarie, creando teorie estetiche che sono agli antipodi di quelle professate dai letterari suoi contemporanei. L’uso della digressione, della frantumazione temporale di derivazione lockiana (una sorta di tempo misto coscienziale, caratterizzato da continui salti dal presente al passato e viceversa) dell’interruzione del nucleo narrativo che viene ripreso più tardi, mostra chiaramente come Sterne voglia analizzare i moduli della scrittura, sperimentandone le infinite potenzialità. Un modo innovativo e deformante di fare letteratura, nel quale il dettaglio ha la meglio sull’architettura di ampio respiro, che ha aperto la strada al romanzo moderno, influenzando tutta una generazione di scrittori posteriori, a partire da Joyce e Beckett. (Orazio Paggi)
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